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Dal 13 al 15 Settembre 2024 si tiene la ventiduesima edizione del Tocatì, il festival internazionale dei giochi in strada, in cui, grande novità di quest’anno, al posto dei paesi stranieri, come ospiti ci saranno tutte le regioni d’Italia. Questo evento è nato nel 2003 con lo scopo di far conoscere ed apprezzare i giochi tradizionali come patrimonio dell’umanità ed è la più grande manifestazione al mondo dedicata a questi. Il festival, che dura tre giorni, si svolge in tutto il centro storico (quest’anno in particolare in Veronetta) ed è stato ideato dall’associazione Giochi Antichi, AGA, fondata da un gruppo di giocatori appassionati provenienti da Verona. Protagonisti della manifestazione sono i partecipanti da tutta Italia e non solo, che portano i loro giochi tradizionali per farli conoscere al pubblico. Ogni anno ci sono ospiti d’onore diversi: negli anni passati è stato il turno di paesi tra cui la Spagna, la Grecia, la Svizzera, il Messico e l’Ungheria. I programmi variano annualmente, ma le giornate sono organizzate in modo da avere una o più attività ad ogni ora e in zone diverse della città. Potrete ad esempio dover scegliere se giocare a calciobalilla o a scacchi, se fare una partita a briscola o a tressette. Ma in questo festival non ci sono solo giochi bensì anche laboratori su temi diversi, spettacoli teatrali, conferenze e banchetti con il cibo dove potrete fare una pausa gustosa. Insomma, tenete gli occhi aperti per il programma di quest’anno e unitevi ai giochi!
Per il programma aggiornato vi consigliamo di seguire il sito ufficiale del Festival Tocatì
I giochi tradizionali proposti durante questo festival sono molteplici, tra cui il bastone siciliano, la corsa con le botti, il gioco delle noci, morra, ruzzolone.
Questi giochi si possono dividere in macro-categorie, qui di seguito vi spieghiamo le più popolari e la loro storia:
Il gioco dei birilli prevede che una persona faccia cadere alcuni oggetti posti sul terreno, tramite il lancio di un altro arnese. Le prime testimonianze riguardanti questo tipo di gioco risalgono al 3200 a.C. Nella tomba di un bambino egiziano sono stati rinvenuti infatti dei reperti in pietra, che venivano utilizzati come birilli, verso i quali si faceva rotolare una pietra dopo averla fatta passare sotto ad un arco composto da tre pezzi di marmo. Questi oggetti sono conservati nell’Ashmolean Museum of Art and Archaeology in Inghilterra. Questo gioco era anche già diffuso nella Roma Antica, come dimostrano alcuni ritrovamenti in un sarcofago romano, e si continuò a praticare fino al Medioevo.
Il gioco delle bocce è uno dei più antichi dell’umanità, alcune tracce risalgono addirittura al 7000 a.C. Il gioco consiste nel lanciare delle sfere che devono arrivare il più vicino possibile ad una sfera più piccola, chiamata boccino. Sono state ritrovate in Turchia delle bocce di pietra in un insediamento neolitico, e anche in Egitto. Ippocrate parla di questo gioco in alcuni suoi scritti, a testimonianza del fatto che questo gioco era diffuso anche nell’antica Grecia. Anche gli antichi Romani praticavano questo gioco, e furono i primi ad utilizzare bocce di legno invece che di pietra.
Le carte sono al giorno d’oggi uno dei giochi più diffusi al mondo, e sono sicuramente tra i più versatili, potendo essere usate per vari giochi. In Europa le più diffuse sono le carte francesi (picche, cuori, quadri e fiori) e quelle italiane/spagnole (bastoni, spade, coppe, ori). Le carte nascono in Cina ma con scopo divinatorio e rituale. Le prime testimonianze di giochi di carte provengono dall’Asia Minore e dall’Egitto, dove carte con varie figure venivano utilizzate per giochi di memoria. Essendo molto versatili e composte da materiali poco costosi, le carte si diffusero inizialmente presso i ceti sociali più umili e solo in seguito vennero utilizzate da quelli più elevati.
La morra è un gioco antico proveniente dalla Cina diffuso in vari paesi tra cui Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Croazia ed Est Europa. Il gioco consiste nell’abbassare velocemente le mani formando un numero con le dita, gridando allo stesso tempo un numero che dovrebbe consistere alla somma delle dita dei giocatori. Vince chi indovina il numero. In Italia le prime tracce di questo gioco risalgono al 1324 e quel che è certo è che questo gioco è stato tramandato fino ai giorni nostri.
Le trottole sono dei giochi molto diffusi in tutto il mondo e facili da usare. Basta far partire la propria trottola mediante una piccola cordicella, tramite la quale si cerca di controllarne il movimento e di fare in modo di farla girare il più a lungo possibile.
Questo giocattolo esisteva già ai tempi degli Egizi e degli antichi Greci e viene nominato spesso nella letteratura sia antica che moderna: viene nominato da innumerevoli autori, tra cui Omero, Virgilio, Dante e Torquato Tasso.
Insomma, come potete vedere i giochi proposti al Tocatì hanno origini molto antiche ma rimangono sempre attuali e divertenti. Visitate questo festival insieme ai vostri bimbi per imparare le regole e le origini di questi e molti altri giochi, vivendo un’esperienza indimenticabile.
Se dopo una giornata trascorsa tra un gioco e l’altro in città vi è venuta voglia di rifocillarvi con del buon cibo locale, il ristorante Signorvino la Torre è ciò che fa per voi. Questo posto, infatti, è perfetto per godersi una cena elegante in tutta tranquillità, in un luogo magico avvolto dal verde. La cucina e la cantina si ispirano alla tradizione del luogo, ma con un tocco innovativo. Il locale è facilmente raggiungibile da Verona e dispone di ampi parcheggi per la clientela. Il ristorante è aperto tutto l’anno dal Lunedì alla Domenica, dalle 12:30 alle 22:00.